Secondo uno studio dell’IRSA (Istituto di Ricerca Sulle Acque, deputato al controllo della qualità dell’acqua), l’Italia si posiziona a un ottimo quinto posto in Europa per la qualità dell’acqua di acquedotto. L’85% dell’acqua trasportata dagli acquedotti italiani e che sgorga dai nostri rubinetti domestici proviene da fonti sotterrane, cioè sorgive. La restante percentuale è composta da acqua di falde superficiali, ossia pozzi.
L’acqua del rubinetto è rigorosamente controllata da parte delle ASL. L’acqua di acquedotto e le acque minerali in bottiglia sono regolate da normative differenti: per questo motivo alcune acque in bottiglia in commercio, imbottigliate alla fonte, contengono elementi (come ad esempio arsenico, manganese o solfati) in quantità superiori rispetto ai parametri ammessi per l’acqua del rubinetto.
L’acqua del rubinetto raggiunge le nostre case a un prezzo decisamente più basso rispetto a quello della bottiglia d’acqua. Non necessita di ulteriori trasporti prima di essere bevuta e per questo è più ecologica. L’acqua del rubinetto può essere bevuta comodamente senza doversi recare al supermercato per comprare l’acqua confezionata. Inoltre, l’acqua del rubinetto non viene imbottigliata in bottiglie di plastica e questo è un enorme favore per l’ambiente. L’unica soluzione al problema della plastica è comprare acqua in vetro, cosa che però non risolve la produzione, i trasporti e i costi.
La qualità dell’acqua del rubinetto, ossia la sua composizione minerale, è, in alcuni casi, superiore a quella in commercio. A seconda della zona in cui è collocata la vostra abitazione potrete informarvi circa la composizione chimica dell’acqua potabile di rubinetto (Es. HERA e Bologna: Che acqua bevi; In buone acque - Report 2021).
L’acqua di rubinetto può contenere più o meno cloro, disinfettante obbligatorio per legge, che non fa male alla salute ma può alterare il sapore dell’acqua; questo è risolvibile installando un filtro a carbone attivo sul rubinetto.
Studi controversi riguardano la presenza di fibre di amianto, che non è confermata né esistono parametri di salubrità in quanto non considerato pericoloso dall’UE. Il cosiddetto sapore duro “calcareo” dovuto alla presenza di Sali minerali nell’acqua è il parametro chiamato “durezza”, sempre nella norma per quanto riguarda le indicazioni di legge e addirittura utile per la salute delle ossa, la pressione sanguigna e innocuo per i reni. Il vero e proprio calcare che si forma su tutte le superfici che rimangono bagnate si toglie facilmente con l’ordinaria manutenzione del rubinetto.
L’acqua in bottiglia dalla sua parte ha un buon sapore e la possibilità di far scegliere al consumatore la propria preferita, ma, come abbiamo visto, ha più contro che pro: oltre al consumo di plastica e CO2 per la produzione e il trasporto, è costosa e scomoda da portare a casa oltre al fatto che, per legge, è sottoposta a meno controlli di sicurezza da parte della ASL (meno restrittivi e meno frequenti: l’acqua in bottiglia viene controllata 1 volta l’anno mentre quella di rubinetto ha un minimo di 4 controlli l’anno).