L’acqua è una risorsa vitale e in questo momento di grave siccità stiamo riscoprendo il suo ruolo prezioso. Mentre gli agricoltori sono in ginocchio, le autorità italiane invitano i cittadini a limitarne il consumo e i sindaci firmano ordinanze anti-spreco, ci sono aziende che ne sfruttano davvero troppa per fare profitti.
Fra le tante spicca Coca Cola, azienda che è finita nel mirino di una protesta organizzata qualche giorno fa dagli attivisti per l’ambiente del movimento Rise Up 4 Climate Justice, insieme al sindacato Adl Cobas e ad alcuni centri sociali.
“Lo stabilimento della Coca Cola di Nogara (VR) è uno dei più limpidi esempi di estrattivismo nel nostro Paese. La fabbrica – già nota per condizioni di sfruttamento e precarietà a cui sono sottoposti i lavoratori – ogni anno utilizza quasi un miliardo e mezzo di litri d’acqua dalla vicina falda acquifera, pagando un prezzo poco più che simbolico alla Regione Veneto. Tutto grazie a concessioni che la stessa regione non ha mai voluto rinegoziare: meno di due anni fa un decreto del direttore della Direzione Ambiente rinnovava a tempo indeterminato l’uso delle derivazioni di acque sotterranee.”
In una fase estremamente delicata, caratterizzata da razionamenti idrici a causa della siccità, la multinazionale continua a estrarre, sfruttare, produrre e incassare denaro. E questo avviene nonostante 11 anni fa un referendum ha sancito che non ci potesse essere più alcun margine di business per l’acqua e che qualsiasi scelta sul servizio idrico dovesse passare attraverso il pieno controllo democratico.
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Cosa possiamo fare? L'azienda Coca Cola vende molto d'estate, motivo per cui non fermano né rallentano la loro produzione, neanche in caso di grave siccità e razionamento idrico. A parte le concessioni da parte della regione e gli accordi fra le parti politiche, per cui sarebbe opportuno prestare attenzione a chi votiamo ed eleggiamo, se Coca Cola vende è perché c'è chi compra. Limitare il consumo di bevande di questo tipo (oltretutto assolutamente superflue per l'organismo e di dubbia salubrità) può portare più di un vantaggio: economico, per l'ambiente e la salute.